marzo-maggio 2023

Un progetto di educazione ambientale che ha come focus i temi di ambiente, sostenibilità, territorio, temi centrali anche nell’Agenda 2030 dell’Onu. Il progetto è costruito grazie alla direzione scientifica di Telmo Pievani, filosofo della biologia, evoluzionista e saggista, nonché autore del programma RAI “La fabbrica del mondo”, che coniuga lo stile della narrazione teatrale con la divulgazione scientifica, il racconto cinematografico, le conversazioni con voci autorevoli della scienza, per raccontare il mondo contemporaneo intorno a temi di grande rilievo.

Proprio prendendo spunto da quella esperienza, Pievani ha disegnato un percorso di quattro puntate online, momento di partenza per un lavoro di approfondimento e rielaborazione degli studenti e delle studentesse degli Istituti di scuola secondaria di II grado del Comune di Desenzano.

Il percorso è approdato in un evento finale per i ragazzi con Telmo Pievani e tutti gli altri ospiti, che si è svolto il 20 maggio proprio a Desenzano, presso il Teatro Alberti.

Evento sostenuto da

La voce dei protagonisti

“La Fabbrica del Mondo si è inceppata.
La Fabbrica del Mondo è il nostro pianeta, o meglio è l’insieme di tutte le relazioni tra la specie umana e la biosfera. Ogni giorno sentiamo parlare di crisi ambientale e climatica, ma sempre con gli stessi toni e dentro le medesime emozioni. Tra i giovani si stanno diffondendo i due virus opposti dell’eco-ansia e dell’indifferenza. Come fare, dunque, educazione ambientale nelle scuole trovando le parole giuste ed evitando ogni moralismo e paternalismo?
Ci abbiamo provato in tv con La Fabbrica del Mondo: bisogna raccontare storie, condividere emozioni positive e negative insieme, perché i dati da soli non bastano, i numeri vanno fatti cantare. La scienza non è un catalogo di prodotti, è un metodo, un processo, immerso nell’incertezza e in tutto ciò che non sappiamo. E allora avremo quattro incontri per affrontare la crisi ambientale da angolature insolite.
La Fabbrica del Mondo, da qualche mese, è anche tutelata dalla Costituzione Italiana, che un anno fa è stata modificata all’Articolo 9. Ora vi sta scritto che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, “anche nell’interesse delle future generazioni”. Quindi alla fine, nell’incontro di restituzione del 20 maggio, vorremo soprattutto sentire la voce delle nuove generazioni”

Telmo Pievani

“La Fabbrica del Mondo è giunta al termine di queste fantastiche settimane, fatte di racconti, di spiegazioni, di confronti e di domande. Un bellissimo percorso che personalmente mi ha affascinata e mi ha insegnato molto. Ringrazio la Fondazione Soldano per l’organizzazione, il Prof. Pievani e tutti gli esperti che sono intervenuti, gli istituti scolastici, gli insegnanti e, ultimi ma non per importanza, i ragazzi. Una sinergia che si è creata quasi naturalmente e che ha dato vita a questi quattro videocontributi e alla mattinata finale presso il Teatro Alberti. Ho letto i quesiti dei ragazzi e mi complimento, per la profondità e la puntualità: significa che la scuola ha affrontato questo percorso nel modo giusto. Ho letto nelle domande vari sentimenti, uno su tutti la preoccupazione per il nostro pianeta e per il suo futuro. Nei pensieri dei ragazzi c’è la volonta di cambiare le cose, di chiedersi: ‘Cosa posso fare io?’ Bisogna partire dal seme che è stato piantato attraverso questo progetto e coltivarlo, per farlo diventare un albero di consapevolezza”.

Cristina Degasperi, Assessore del Comune di Desenzano

Le riflessioni dei giovani

“Ritengo che questo progetto sia stato molto interessante; ho ascoltato concuriosità tutte le quattro interviste, per conoscere punti di vista differenti e approfondire alcune tematiche introdotte fin dalla prima puntata dal prof. Telmo Pievani. Ritengo sia utile informare i giovani anche con dati così precisi per far vedere come stanno effettivamente andando le cose nel nostro mondo; infatti, si parla spesso di cambiamento climatico ma senza dati certi si rischia di non prestare la giusta attenzione all’argomento”.

Anna, Liceo Bagatta

“È impressionante vedere come noi esseri umani abbiamo potuto in un tempo così breve creare un fenomeno tanto importante come il riscaldamento globale, mettendo in questo modo in pericolo la vita di tutte le specie che popolano la Terra”.

Daria Maria, Liceo Bagatta

“Secondo me questo progetto è stato molto costruttivo, nel suo dare voce alla scienza: sempre di più, infatti, le persone tendono a diffidare della scienza e degli scienziati, e al contempo tendono ad affidarsi più volentieri a dicerie popolari o teorie complottistiche che non fanno altro che creare confusione e scompiglio. Noi giovani abbiamo bisogno, invece, di riferimenti solidi come quelli emersi da questo progetto”.

Francesco, Liceo Annibale Maria di Francia

“Questo percorso ci ha permesso di riflettere anche sulla situazione del nostro territorio. Nell’incontro del 20 maggio, vorremmo chiedere ai nostri ospiti come potrebbe essere il Garda nel 2050, secondo le proiezioni climatiche di cui si dispone, e capire con loro se la regione del Garda potrebbe essere considerata una regione “sentinella” per i cambiamenti climatici”.

Jacub, Istituto Bazoli Polo

“Mi è piaciuto moltissimo l’intervento sul climate change perché mi ha offerto una visione più completa dell’argomento “crisi climatica”, dando anche una visione positiva sul nostro futuro e non solo il solito punto di vista catastrofico: ci sono delle soluzioni, non tutto è perduto, basta impegnarsi; ognuno deve fare la sua parte e penso che questo sia un messaggio fondamentale da condividere, in particolare con i ragazzi, perché trasmettere questo messaggio di speranza, basato su dati concreti, secondo me aiuta a incrementare l’interesse e l’impegno della gioventù in questo campo”.

Vittoria, Liceo Bagatta

“L’incontro con Telmo Pievani ha evidenziato i problemi ambientali che noi ormai siamo abituati a vedere ogni giorno, ma ai quali non facciamo caso, se non quando diventano fonte di problemi economici e sociali. Dobbiamo tutti imparare a dare importanza ai piccoli particolari, per prevenire catastrofi ambientali”.

Tommaso, Liceo Bagatta

“L’intervento sulla riforestazione è stato molto interessante e ha affrontato una questione un po’ diversa dal solito. È bello che vengano proposte idee e soluzioni per quanto riguarda il verde naturale nelle zone urbanizzate, di cui poco si sente parlare. Il discorso sull’aspetto psicologico che la natura riveste, in particolar modo rispetto alla popolazione cittadina, mi ha colpito e mi ha reso più consapevole. Il progetto di “naturalizzazione” dei luoghi urbani è conveniente per la qualità della vita della popolazione”.

Emanuele, Liceo Bagatta

“Il percorso ci ha fatto molto riflettere sul tema della responsabilità. E’ interessante capire quale sia il peso delle azioni individuali all’interno di questo quadro così complesso, e pensare anche a quale possa essere invece il ruolo delle istituzioni nella salvaguardia del pianeta”.

Cristina, Liceo Annibale Maria di Francia

“La videconferenza sulla salute planetaria mi ha molto colpita. Non pensavo che la nostra alimentazione fosse così importante e influisse così tanto sul nostro pianeta. Sono rimasta molto colpita dai problemi che le differenze sociali e l’alimentazione stessa creano alla Terra”.

Sofia, Liceo Bagatta