banner_web (1)

Cos’è un palcoscenico? Un luogo dove si giuoca a fare sul serio.

Luigi Pirandello

Nato nell’alveo di “Camp Now! Allena i tuoi sogni”, From Me To We è in primo luogo un “varcare i confini”, sia per i partecipanti sia per la Fondazione.
Ideale spin-off del Festival LeXGiornate, dal 4 all’11 settembre, a Brescia sarà realizzata la prima di tre edizioni di questo nuovo progetto in cui un centinaio di giovani provenienti da parrocchie di periferia sparse su tutto il territorio nazionale saranno invitati a vivere una settimana di residenza artistica.

Da Brescia a Napoli, da Milano a Catania, passando per Roma e Perugia, si raduneranno qui ragazzi chiamati a mettersi in gioco in prima persona (lavorando sul me) per ripensare il concetto di condivisione e comunità (e contribuire a migliorare il we), attraverso laboratori che giocheranno con il linguaggio dell’arte, del corpo, della sensibilità, della creatività.

Le parole chiave

Periferia

«Il mio quartiere mi ha dato tanto ma mi ha anche tolto tanto.
E’ difficile in certi contesti riuscire a focalizzarsi su quello che vuoi essere da grande».
– La cantante Elodie, originaria della periferia romana –

I ragazzi protagonisti del progetto provengono dalle parrocchie di zone di periferia critiche di città dislocate su tutto il territorio nazionale; referente capofila la Parrocchia Conversione di San Paolo del quartiere di San Polo, a Brescia, gestita da Don Marco Mori, già Presidente del Forum Oratori Italiani.

Arte

«È più facile che nelle periferie nascano linguaggi più diretti. Linguaggi che, in un piccolo nucleo socialmente stratificato come possono essere i quartieri e i piccoli comuni, possono capire in molti, raggiungere vari tipi di persone».
– Andrea Pedrinelli, storico della canzone –

Il linguaggio artistico sarà la modalità con cui i ragazzi saranno invitati a esprimersi. L’arte ha la capacità di far abbattere più velocemente le barriere interpersonali e richiede la volontà di mettersi in gioco, stimola la creatività e il dialogo con gli altri e con se stessi.

Spiritualità

«Prima di pensare a cambiare il mondo, fare le rivoluzioni, meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine, scendete prima di tutto nel vostro cuore, fatevi regnare l’ordine, l’armonia e la pace».
– Platone, filosofo greco –

I molti stimoli e le molte azioni in cui verrà articolata la giornata troveranno un loro momento di sintesi e di rilettura condivisa, guidata dai Parroci ospitanti.
Sia nell’IO sia nel NOI la dimensione dell’interiorità rappresenta infatti uno spazio importante, il punto di partenza e il punto di arrivo in questo percorso di conoscenza di sé e dell’altro.

Sport

«La pratica sportiva è un microcosmo della vita fatto di sacrifici, applicazione nel lavoro, rispetto delle regole, successi e delusioni. Ma è soprattutto un modo sano di intendere la vita, a prescindere dai risultati che ciascuno può ottenere».
– Cesare Prandelli, allenatore di calcio –

L’attività sportiva è una modalità nella quale i ragazzi possono mettersi a confronto, abituarsi alle regole e allargare i propri orizzonti. Lo sport insegna che una sconfitta può anche trasformarsi in una vittoria e che imparare a conoscere i propri punti di debolezza è la prima grande risorsa per affrontare tutte le sfide, sia nelle competizioni che nella vita.

Incontro

«L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati».
– Karl Gustav Jung –

La parola chiave che attraversa l’intero progetto e le sue diverse prospettive:
incontro tra i giovani protagonisti, chiamati a condividere il proprio background;
incontro con gli operatori che gestiranno le attività laboratoriali e i momenti della quotidianità;
incontro con i personaggi ospiti, testimoni della contemporaneità, che dialogheranno con i ragazzi.

La voce dei protagonisti

“In passato l’arte aveva una grande incidenza sulla realtà, pensiamo a quando le persone non sapevano leggere, o scrivere. Era l’unico strumento di comunicazione. Era una forma di espressione. Con From Me To We andiamo a recuperare questa funzione sociale dell’arte, e passiamo da spettatori ad attori: o meglio, chiederemo ai ragazzi che parteciperanno a questa settimana di provarci, di abbattere le barriere ed esprimersi il più liberamente possibile. Di portare nel gruppo questo lavoro su se stessi, affinché il gruppo possa come una spugna assorbirlo e insieme creare qualcosa di nuovo. Quello che vogliamo ricreare è un clima di festa, condivisione, spiritualità, riflessione e leggerezza. Sotto il segno dell’arte.”

Daniele Alberti, Presidente della Fondazione Francesco Soldano

 

 

“Una sessantina di ragazzi, da ogni parte d’Italia,  insieme per una settimana a vivere un’esperienza di formazione, ricerca di significati, un po’ vacanza e gioco, un po’ osservazione dentro sé, scavo spirituale e manifestazione delle proprie capacità espressive, per scoprire infine che io sono solo dentro un noi. Il senso sta nel riposizionamento che suggerisce il titolo, tra “from” e “to”: un percorso, uno spostamento, una dinamica che, rompendo la staticità, genera un moto ascensionale, di crescita. Mettersi in scena –ciò che accade alla fine di laboratori di scrittura, musica, teatro e corporeità- non è l’approdo, ma un trampolino. Da lì per spiccare il balzo,  consapevoli che c’è una comunità che ci accompagna nel volo”.

Ennio Pasinetti, Coordinatore attività laboratoriali del progetto

Le videotestimonianze:

Chiara Allegra, referente per le Parrocchie di Catania

Don Aniello Manganiello, Parroco di Scampìa

con il patrocinio di

Evento sostenuto da

alfa_acciai_logo
Alfa Acciai for Children
A2A_logo_vett_payoff_2021_POS_BIG
fond ASM
Logo BCC
Logo AIFO Philantropy Trust trasparente
LOGO_BERNARDELLI
logo-efesto-min-300x75
logo bonomi