

Il 2023 elegge la nostra città, insieme a Bergamo, Capitale della Cultura, promuovendo una progettazione che guarda al tema della città illuminata secondo quattro assi portanti. Primo tra tutti, la cultura come cura. È in questa direzione che la Fondazione Soldano ha orientato tutta la programmazione del 2023 dedicata al mondo dei giovani, focalizzata in particolare nella seconda edizione del progetto FROM ME TO WE, spin-off del Festival, in programma dal 3 al 10 settembre.
Nata dall’incontro di intenti tra le Parrocchie Conversione di San Paolo e S. Angela Merici di San Polo e la stessa Fondazione Soldano, la prima edizione di From Me To We (svoltasi l’anno scorso) ha rappresentato una esperienza ricca, difficile da definire in poche parole: FMTW è incontro, è condivisione, è uno sguardo all’essere comunità. Un’esperienza fatta di persone, attività, idee, stimoli, testimonianze, opportunità. Fatta di tante storie, di tanti desideri riuniti per costruire una idea condivisa di “Noi”.
La seconda edizione intende proseguire questo cammino ampliando ulteriormente le prospettive: un progetto nazionale che quest’anno raggiungerà nuove città e nuovi giovani, offrendo a cento ragazzi e ragazze provenienti dalle periferie di Bergamo, Catania, Napoli, Perugia, Milano, una settimana di residenza a Brescia. Insieme agli adolescenti dell’Unità Pastorale bresciana di San Polo.
Obiettivo dell’iniziativa è creare un momento unico di scambio e scoperta, di sé e dell’altro, che possa essere utile nel cammino verso il futuro…non dare risposte, ma offrire stimoli esclusivi che possano suscitare le giuste domande.
Il programma
Laboratori artistici, esperienze, uscite sul territorio, momenti di spiritualità, incontri con testimoni: sarà una settimana scandita da proposte coinvolgenti, in vari spazi della città, che attraverso attività di gruppo stimoleranno l’ascolto e l’espressione di sé, ciascuno secondo le sue inclinazioni, in uno spirito di condivisione.
Le attività si si svolgeranno all’Oratorio di San Domenico Savio e Sant’Angela Merici, luoghi simbolo dell’accoglienza, della relazione e dell’educazione dei giovani, e si declineranno secondo in una serie di parole chiave che, passo dopo passo, grazie alla forza dell’arte, porteranno i giovani a sperimentarsi e a orientarsi verso il proprio centro.
L’avvio con lo spettacolo “Acarnesi” di Aristofane con il Gruppo della Creta di Roma, per poi prendere forma attraverso una serie di suggestioni e stimoli che nascono dal tessuto culturale e umano della nostra città: dal momento di riflessione presso la Biblioteca Queriniana alle “mani in pasta” presso un laboratorio di panificazione, passando attraverso molteplici attività quotidiane.
Alcune esperienze speciali vedranno poi dialogare la sfera della spiritualità con il mondo dell’arte all’interno di luoghi suggestivi della nostra città e della Diocesi, densi di significato e di bellezza. Martedì 5 settembre il momento clou, allorché i ragazzi e le ragazze incontreranno il Vescovo di Brescia Mons. Tremolada in Duomo Vecchio in dialogo con il M.o Daniele Alberti, per un’intensa parentesi di riflessione fatta di musica e parole. L’esperienza proseguirà salendo in San Cristo, dove i ragazzi trascorreranno la notte per poi risvegliarsi nella bellezza degli affreschi e nelle armonie di un esclusivo sleep concert.
Coordinatore progettuale dei laboratori: Ennio Pasinetti.


La voce dei protagonisti
“Costruirsi un centro dell’esistenza è un tema profondamente umano e spirituale, culturale e religioso, umano e divino: l’esperienza spirituale che offriremo ai giovani partecipanti del percorso di From Me To We andrà a sollecitare questo bisogno, stranamente periferico nella nostra cultura. Stranamente, perché il diritto alla spiritualità dovrebbe essere un’azione permanente e “laica”, a disposizione di tutti, nella nostra società. Possediamo, infatti, tutte le conoscenze e le abilità, comprese quelle tecnologiche, per far crescere ogni persona in questo aspetto. È da secoli che la scienza ci dice che è il cielo a sostenere la terra e non il contrario; così lo è nella nostra vita, dove tutto ciò che è spirituale non è al di fuori della nostra esistenza, ma il sostegno della nostra esistenza. Useremo le cose, l’arte, la musica, la bellezza e l’emozione per tirare via il velo a questa consapevolezza e stupirci, e lasciarci stupire dai ragazzi, di quanto sia profondamente vicino all’umano questa scoperta”.
Don Marco Mori
“In passato l’arte aveva una grande incidenza sulla realtà, pensiamo a quando le persone non sapevano leggere o scrivere. Era l’unico strumento di comunicazione. Era una forma di espressione. Con From Me ToWe andiamo a recuperare questa funzione sociale dell’arte, passando da spettatori ad attori: chiederemo ai ragazzi che parteciperanno a questa settimana di provarci, di abbattere le barriere ed esprimersi il più liberamente possibile. Di portare nel gruppo questo lavoro su se stessi, affinché il gruppo possa come una spugna assorbirlo e insieme creare qualcosa di nuovo. Quello che vogliamo ricreare è un clima di festa, condivisione, spiritualità, riflessione e leggerezza. Nel segno dell’arte”.
Daniele Alberti
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